VITE SPEZZATE. I 95 Caduti e Dispersi di Castel Goffredo nella Grande Guerra

VITE SPEZZATE. I 95 Caduti e Dispersi di Castel Goffredo nella Grande Guerra


Periodo:
Tipologia:
Comune: Castel Goffredo


Nell’ambito delle manifestazioni della Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate del 4 novembre 2018, sabato 3 novembre 2018, alle ore 18.45, presso la Sala Consiliare di Castel Goffredo, presentazione del libro “Vite Spezzate I 95 Caduti e Dispersi di Castel Goffredo nella Grande Guerra” di Giancarlo Cobelli.
Il libro è l’ultimo capitolo del progetto “Ricordare la Grande Guerra”, un percorso didattico promosso dall’Amministrazione comunale castellana e organizzato dalla Biblioteca e dall’archivio storico “Lorenzo Bellini” in occasione del centenario della prima guerra mondiale.
Il progetto, iniziato nel novembre 2015, si è aperto con la mostra “La Grande Guerra a Castel Goffredo”, nella quale documenti dell’archivio storico comunale “Lorenzo Bellini” e cimeli appartenenti a cittadini castellani, dovevano richiamare gli effetti del conflitto sulla vita quotidiana durante la guerra, e far vedere le razioni a quegli eventi tragici.
A seguito della mostra, nella primavera del 2016 erano stati organizzati due appuntamenti con protagonisti gli alunni delle scuole castellane.
Il primo: Vite di Soldati, dove i ragazzi delle classi quinte della Scuola Primaria di Castel Goffredo hanno raccontato frammenti di storie dei caduti castellani, partendo dalla lettura dei fogli matricolari dei soldati, lavori raccolti in un apposito lapbook dedicato a ciascun soldato.
Il secondo appuntamento, è intitolato Storie di ragazzi nella guerra 1915-1918, dove i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria castellana hanno presentato video, scritti ed elaborati relativi al caso degli alunni di San Benedetto Po denunciati per disfattismo e alla storia di Maria Pink, bambina viennese che, insieme ad altri cinque coetanei, venne accolta a Castel Goffredo nei primi mesi del 1920.
Del progetto “Ricordare la Grande Guerra” fa parte anche il percorso didattico, intitolato “Parole di Pietra. Il ricordo della Grande Guerra nella toponomastica di Castel Goffredo”, consistente nella visita dei luoghi di Castel Goffredo (vie, lapidi, monumenti) che richiamano episodi salienti della Grande Guerra, a cui hanno aderito in questi tre anni alcune classi della scuola secondaria castellana.
Il progetto “Ricordare la Grande Guerra” si è chiuso quest’anno con due iniziative, ossia la pubblicazione quotidiana, attuata tra il 1° agosto e il 4 novembre 2018 delle schede biografiche di ciascun caduto castellano nella pagina facebook Bibliotecari di Castel Goffredo e la stampa del volume Vite spezzate. I 95 Caduti e Dispersi di Castel Goffredo nella Grande Guerra.
Il libro si articola in due parti.
La prima, riprendendo lo spirito della mostra documentaria del 2015, abbozza un quadro delle azioni attuate in particolare dall’Amministrazione comunale per far fronte alle conseguenze della guerra, come traspare dai documenti conservati nell’archivio storico comunale “Lorenzo Bellini”.
La seconda parte propone invece dei brevi profili biografici dei caduti e dispersi castellani, ricostruite partendo dai fogli matricolari resi disponibili con la banca dati Soldati negli archivi, (progetto del 2014 del Festivaletteratura e di Archivio di Stato di Mantova) e integrati da altre fonti documentarie, bibliografiche e on-line disponibili.
Nella presentazione del volume il Sindaco Achille Prignaca dice: “ In queste pagine i novantacinque caduti castellani sono commemorati attraverso una concisa, personale e fotografica testimonianza. Sullo sfondo, una comunità castellana che pubblicamente, attraverso lo strumento del Consiglio Comunale, nel 1914 e di nuovo nel ’15, condanna apertamente la guerra. Castel Goffredo subirà le conseguenze tragiche di tre anni di conflitto: oltre all’allontanamento delle sue generazioni migliori e in forze trasferite al fronte, i disagi economico occupazionali di una realtà principalmente agricola e i drammi famigliari conseguenti. Possa essere, questa pubblicazione, l’opportunità per fare storia nel senso più alto: dalla ricostruzione, alla riflessione, alla memoria. Per non dimenticare. Per essere tutti, politici e concittadini, nella consapevolezza della lezione del passato, più civilmente responsabili”.



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