Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Tipologia: Chiese
Comune: Guidizzolo
Della chiesa, che doveva essere presente nel 1200, quando Guidizzolo fu teatro della firma della “Pace” omonima, non si ha alcuna informazione. E anche se si fa risalire al 1353 l’istituzione della parrocchia di Guidizzolo, bisognerà attendere le fonti del XVI secolo per conoscere meglio l’assetto di questo edificio. Da quei documenti e per i secoli successivi cominciano ad essere testimoniate continue evoluzioni della struttura: a partire dalla visita pastorale del cardinale Borromeo nel ‘500, si registrano interventi anche nel‘700, nell‘800 (in particolare sulla facciata) e nella seconda metà del ‘900. Interventi spesso così significativi da mutarne profondamente l’aspetto precedente, come avvenuto ad esempio tra il 1960 e il 1970 con l’ampliamento della chiesa, ritenuta inadeguata per la comunità, e la realizzazione del nuovo presbiterio sopraelevato. Modifiche che rendono questo luogo sacro uno dei maggiori per estensione dell’Alto Mantovano.
Molto interessante è l’insieme delle opere che conserva al suo interno, a cominciare dal dipinto, scoperto fortunosamente dal professor Alessandro Dal Prato dietro un armadio della sagrestia. Lo stesso lo attribuisce a Giuseppe Bazzani, artista mantovano del Settecento riconosciuto in ambito internazionale. La tela appartiene ai “tesori” della parrocchiale ed è attualmente conservata nel terzo altare di destra. Si trovano poi oggetti recuperati da oratori campestri attualmente abbattuti e addirittura affreschi strappati da case private per volere degli stessi proprietari che ne hanno fatto dono alla chiesa.
Annessi alla chiesa, sono degni di nota la cappella feriale e la ricchissima biblioteca lasciata da don Antonio Ilario Fortunati che fu parroco a Guidizzolo per oltre 50 anni, appassionato studioso e bibliofilo.
