Castello Scaligero
Tipologia: Palazzi e Castelli
Comune: Ponti sul Mincio
La sua costruzione viene fatta risalire ad un periodo che va dal XII al XIV secolo e che, molto probabilmente, coincide con il XIII secolo, e viene attribuita alla iniziativa degli Scaligeri, che, in questa zona, unitamente con i Castelli di Monzambano, Valeggio sul Mincio, Nogarole, Peschiera, Sirmione e altri ancora, costituirono il proprio sistema sud-occidentale, a confine con i territori viscontei e gonzagheschi.
L’ impianto del castello corrisponde al tipo del castello scaligero ossia castello-recinto, che si conforma alle condizioni naturali del sito, in cui sorge. La forma generale è infatti quella di un recinto murario intervallato da torri che si adattano alla sommità di un piccolo colle ed alle sue curve di livello, assumendone la forma planimetrica “a fuso”. La cinta muraria è in ciottoli di fiume, con merli a capanna e con camminamenti di sponda sporgenti su mensole di mattoni.
Lungo la cinta muraria in posizioni tra loro quasi equidistanti si collocano le torri di difesa. Una torre scudata occupa la punta nord e due torri a “C” aperte verso l’interno si trovano sui lati, in posizione mediana e simmetrica; mentre a sud del castello, simmetricamente rispetto all’asse longitudinale si trovano due torri chiuse a pianta quadrata, una più piccola oggi adibita a torre dell’orologio, ed una più alta, il mastio, posta accanto all’antica porta di ingresso dal borgo. Tale porta è custodita da un revellino a camera che un ponte levatoio collegava un tempo con la strada sopraelevata proveniente dal borgo; strada che oggi risulta invasa dalla vegetazione ed inglobata nel giardino della canonica.