Solferino

Solferino

Abitato fin dall`età del bronzo, come attestano importanti reperti rinvenuti a Barche e a Pozzo Catena ascrivibili alla Cultura di Polada e datati al 1400. a.C. Nel medioevo fu costruita la Rocca, più tardi definita Spia d‟Italia, come osservatorio militare sull’intera Pianura Padana. Nei primi anni del Cinquecento, insieme a Castel Goffredo che ne era capitale e a Castiglione delle Stiviere, Solferino entrò a far parte di un Marchesato gonzaghesco governato da Aloysio Alessandro Gonzaga. Alla morte di questi, il feudo fu diviso tra i tre figli maschi, a Orazio, il più giovane, spettò Solferino. A seguito di sanguinose vicende, dall’inizio del Seicento, fu annesso al Principato di Castiglione di cui ne seguì le sorti fino alla dominazione asburgica. Ma il nome di Solferino è indissolubilmente legato al ricordo di uno degli episodi più decisivi del Risorgimento italiano. Il 24 giugno del 1859, infatti, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, Solferino, San Martino e molte località dell’Alto Mantovano furono teatro della battaglia che vide contrapposti, da una parte, gli eserciti piemontese e francese e, dall’altra, quello asburgico, che ne uscì sconfitto. Fu uno scontro sanguinoso e ricco di colpi di scena, che registrò la perdita di oltre 30.000 uomini. La gravità di questa strage ispirò a Henry Dunant, che nel frattempo si trovava a Castiglione delle Stiviere, l`istituzione della Croce Rossa Internazionale (1863). Nel 1870 il conte Luigi Torelli, patriota valtellinese, costituì la Società di Solferino e San Martino, alla quale fu affidato il compito di onorare la memoria dei caduti, di valorizzare gli ideali del Risorgimento e di conservarne i monumenti.

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