Nel salotto di Nene Nodari
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Nel territorio dell’Alto Mantovano, quando Maddalena Nodari, detta Nene, (1915-2004) muoveva i primi passi nella pittura, scorreva un tempo felice in cui l’arte assumeva una dimensione sovralocale. Si realizzò allora una stagione artistica straordinariamente emozionante, in cui la “pittura chiara“ illuminò e diede forza estetica agli orizzonti di questi luoghi.
Il Comune di Gazoldo degli Ippoliti, al MAM – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, intende dare testimonianza dello spirito di quel tempo con l’esposizione «Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro. Opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa».
La collezione, che sarà inaugurata sabato 9 maggio alle ore 18 vuole celebrare il centenario della nascita di Nene Nodari, la signora del Chiarismo, proprio nel giorno del suo compleanno. Perché Nene è stata un personaggio straordinario sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista artistico e ha saputo dare corpo, nel tempo di una intera esistenza, a una ricerca coerente e qualitativamente alta. Perché per Nene il bisogno di dipingere è sempre stato inseparabile da tutte le necessità del vivere ed è fluito felice, anche quando oramai si lasciava catturare dagli orizzonti del mondo romano del dopoguerra. È parso perciò opportuno renderle omaggio in un Museo che l’ha vista più volte protagonista.
L’esposizione sarà anche un’occasione per valorizzare l’imponente patrimonio del museo stesso, che, proprio sul tema del Chiarismo, ha costruito molte pagine di una storia che negli anni Trenta apriva, pittoricamente, scenari che portavano a superare la retorica del ritorno all’ordine. Con Nene e con tutti gli artisti presenti in mostra si costituirà uno spaccato che rimanda alla fragilità delle raffigurazioni dei chiaristi, a immagini in cui si rapprende una natura dove memorie, quasi impressioniste, alludono alla dimensione modesta e fugace dell’esistenza umana. «Nel salotto di Nene» osserveremo la bellezza che recupera le più limpide e chiare trasparenze dell’atmosfera, mentre germoglia un paesaggio vero e, contemporaneamente, sottilmente emotivo.