Luigi Lonardi – Io cerco, trovo e creo
Periodo:
Tipologia:
Comune: Solferino
Luigi si presenta
Certo è difficile per un pittore suscitare, con le parole, l’effetto emotivo che produce una immagine visiva, ricca di colore. Metto mano alla penna con fatica e cerco di usarla come un pennello, con l’intento di passare e ripassare sulle espressioni, fino a quando la “sfumatura” produce l’effetto sperato, il tempo è tiranno e impone delle sospensioni non volute.
Quando l’immagine sfugge dalla fissità statica, per effetto di una illusione che costringe l’osservatore a seguire un percorso spaziale e coinvolgente, perché un turbine trasla il pensiero nello spazio immaginario della sua personale creatività, credo che sia ancora più difficile. Però la seduzione onirica, intrisa di fantastico, conduce la sua mente negli spazi infiniti del mondo spirituale e lì, da uno stato alterato della coscienza è possibile comprendere la “razionalità superiore” ed avere la piena coscienza della prerogativa umana.
Il critico prof. Chang Nam Ting osservando le mie opere definisce il moto avvolgente con queste parole “IL MOTO AVVOLGENTE”: è un segno grafico illusorio, tridimensionale , che spazia nella dimensione profonda. Annulla la superficie piana dell’opera nel suo gesto avvolgente e quando il segno cambia cromia , genera tonalità e varietà coloristiche esplosive, nonostante siano contenute nello spazio assegnato, alla stregua dell’effetto che produce un fuoco pirotecnico quando determina/descrive degli insiemi figurati.
Nelle sue opere ogni cosa è movimento e tutto sembra essere creato o combinato sotto l’effetto di un grande desiderio di scappare via dalla realtà che produce nello spettatore una sensazione come se i colori volessero scappare fuori dai limiti dentro i quali essi sono contenuti e, a volte, questa sensazione diventa un ansioso senso di vitalità. In questo modo noi interpretiamo la maniera di Lonardi di esprimere i suoi sentimenti, comprendendo che egli è capace di creare ritmo e movimento solo mescolando e lasciandoli muovere liberamente dentro gli angusti limiti imposti dalla carta o dalla tela.
Se hai letto fino a qui, sei invitato a visitare la mostra, nella speranza che vi lasciate coinvolgere nelle dinamiche del pensiero creativo che è in ognuno di noi.
Luigi Lonardi